Un recente studio presentato al 51esimo ESPGHAN Annual Meeting ha evidenziato che lo zenzero può essere un efficace rimedio per contrastare il vomito nei bambini con gastroenterite acuta, una delle condizioni più comuni di ammissione nei Pronto Soccorso e nei reparti di emergenza pediatrici.
La ricerca guidata dal team del professor Roberto Berni Canani dell'Università Federico II di Napoli ha preso in esame 141 bambini di età compresa tra 1 e 10 anni con gastroenterite acuta e ha confrontato l'efficacia dello zenzero con un placebo nel trattamento di tale condizione clinica. [ La prima dose del trattamento assegnato era di 20 gocce per via orale che equivalevano a 10 mg di zenzero. La seconda dopo trenta minuti insieme alla reidratazione orale secondo le linee guida di Espghan. Ai pazienti è stato prescritto di assumere 20 gocce del trattamento assegnato ogni 8 ore fino al momento del bisogno ] I risultati hanno mostrato che il numero di episodi di vomito è stato ridotto del 20% in meno nel gruppo trattato con lo zenzero rispetto al gruppo placebo e il numero di bambini che mancavano di scuola per almeno un giorno è stato ridotto del 28%. Inoltre, durante lo studio non sono stati segnalate reazione avverse, evidenziando un buon profilo di tollerabilità del rimedio adottato. Personalmente, ritengo che le conclusioni di questo studio siano particolarmente incoraggianti nella gestione di queste situazioni, spesso angosciose per molti genitori. In particolare, dato che dal 2014, uno dei farmaci più utilizzati in questo ambito (il domperidone più conosciuto come Peridon) è stato limitato nell'uso specie per i bimbi sotto i 35 kg di peso a causa dei suoi effetti avversi, non è semplice per gli operatori sanitari riuscire a gestire la nausea e il vomito nei bambini più piccoli per mancanza di opportunità terapeutiche altrettanto valide e soprattutto ben tollerate. In questa ottica, se studi futuri confermeranno questi risultati, lo zenzero in gocce potrebbe rappresentare un valido rimedio per attenuare i sintomi di nausea e vomito nei bimbi affetti da gastroenterite. In ogni caso, sottolineo che prima di somministrare qualsiasi rimedio in situazioni particolari come la gastroenterite in un bambino, è bene rivolgersi ad un medico o al pediatra per valutare attentamente il quadro clinico del bimbo. La ricerca scientifica ci indica che alcuni cibi possono avere una significativa influenza sull'appetito. Questi alimenti potrebbero di conseguenza essere utili per favorire la perdita di peso se inseriti in una alimentazione ed uno stile di vita salutari.
Se stai cercando di perdere peso, dovresti privilegiare alimenti ricchi di nutrienti. Gli alimenti che forniscono buone quantità di proteine e fibre potrebbero infatti essere particolarmente utili per la gestione del peso corporeo. Uno studio prospettico che ha analizzato le abitudini di oltre 120.000 individui, ha evidenziato che alcuni cibi - tra cui frutta, verdura, noci, cereali integrali e yogurt - sono stati messi in relazione alla perdita di peso. Nello stesso studio, al contrario, patatine fritte, bevande zuccherate, carni rosse e carni lavorate sono invece state associate ad un aumento di peso. Sulla base di questi risultati, quando si cerca di ridurre i chili di troppo potrebbe quindi essere ottimale limitare i cibi fritti, gli alimenti con zuccheri aggiunti, carni ad alto contenuto di grassi e alimenti trasformati. Anche se i cibi "giusti" possono aiutare, l'attività fisica è comunque essenziale per perdere peso e mantenere una corretta forma fisica. È inoltre importante consultare sempre un medico prima di iniziare qualsiasi programma di attività fisica. 1. Uova Le uova sono un alimento popolare, particolarmente adatto per la colazione, che può aiutare a promuovere la perdita di peso. In un piccolo studio su 21 uomini, i ricercatori hanno confrontato gli effetti del consumo di uova e del consumo di un bagel (pasta lievitata originario della cucina polacca e ebraica) a colazione per valutare l'introito totale di cibo, il senso di fame e la sazietà. La ricerca prendeva in esame anche i livelli di zucchero nel sangue, di insulina e grelina, anche nota come l'ormone della fame (stimola infatti l'appetito). Hanno scoperto che gli uomini che avevano mangiato la colazione con le uova mangiavano molto meno al pasto successivo e anche nelle successive 24 ore, rispetto a quelli che avevano mangiato i bagel a colazione. Inoltre, coloro che avevano mangiato le uova riferivano di sentirsi meno affamati e più soddisfatti 3 ore dopo la colazione rispetto a quelli che avevano mangiato i bagel. Dopo la prima colazione, infine, il gruppo che faceva la colazione con le uova presentava una variazione più contenuta dei livelli di zucchero nel sangue e insulina, oltre a mantenere livelli di grelina più bassi rispetto al gruppo del bagel. 2. Fiocchi d'avena Iniziare la giornata con una ciotola di fiocchi (o farina) d'avena potrebbe aiutare a mantenere più basso l'ago della bilancia. Uno studio condotto su 47 adulti ha esaminato le differenze di appetito, sazietà e quantità di cibo nei pasti successivi confrontando coloro che consumavano fiocchi d'avena a colazione rispetto a coloro che mangiavano un cereale all'avena pronto all'uso. Dopo aver mangiato i fiocchi d'avena, i partecipanti si sentivano molto più sazi e meno affamati rispetto a coloro che utilizzavano i soli cereali. Inoltre, l'apporto calorico a pranzo si manteneva più basso nel gruppo che consumava i fiocchi d'avena per la colazione rispetto al gruppo di chi mangiava i cereali. Anche se entrambe le colazioni contenevano la stessa quantità di calorie, i fiocchi d'avena fornivano più proteine, più fibre e meno zuccheri dei cereali pronti. Gli autori dello studio hanno quindi concluso che la differenza di fibra, in particolare un tipo di fibra solubile chiamata beta-glucano, era probabilmente responsabile di tali differenze. 3. Fagioli, ceci, lenticchie e piselli Fagioli, ceci, lenticchie e i piselli appartengono al gruppo dei legumi e le ricerche evidenziano che possono influenzare positivamente la perdita di peso grazie al loro effetto sulla sensazione di pienezza, così come al loro contenuto di proteine e fibre. Analogamente ai fiocchi d'avena, questi legumi contengono fibre solubili che possono rallentare la digestione e l'assorbimento dei cibi. Mangiare proteine porta infatti al rilascio di ormoni che segnalano la sensazione di sazietà. Un gruppo di ricercatori ha voluto analizzare i risultati di 21 studi per esaminare l'effetto del consumo di legumi sulla perdita di peso. Si è evidenziato che le diete per la perdita di peso che includevano legumi portavano ad una perdita di peso significativamente maggiore rispetto a quelle che non includevano questo genere di alimenti. Allo stesso modo, le diete per il mantenimento del peso che includevano anche i legumi portavano ad un controllo del peso maggiore rispetto a quelle che non li prevedevano. 4. Frutta secca Uno studio che ha coinvolto 108 donne sovrappeso o obese ha confrontato una dieta dimagrante integrata con 50 grammi (g) di mandorle al giorno con una dieta dimagrante che non includeva frutta secca. Dopo 3 mesi, le donne nel gruppo che utilizzavano le mandorle avevano perso significativamente più peso rispetto alle donne nel gruppo senza frutta secca. Le donne nel gruppo delle mandorle avevano inoltre avuto riduzioni molto maggiori nelle dimensioni del loro girovita, nell'indice di massa corporea ( BMI ), nei livelli di colesterolo totale, dei trigliceridi e della glicemia. La frutta secca contiene proteine e fibre, che possono aiutare a spiegare la loro influenza sul peso corporeo. Inoltre contengono grassi sani per il cuore e altri nutrienti benefici. Sebbene sia dimostrato che le noci possano essere incluse come parte di una dieta salutare, è opportuno sottolineare che è bene assumerne con moderazione in quanto sono un alimento ricco di calorie. Il riacquisto del peso è spesso una preoccupazione per le persone che hanno fatto una dieta dimagrante. In un ampio studio condotto in Europa (EPIC), i ricercatori hanno evidenziato che le persone che avevano consumato più frutta secca avevano guadagnato meno peso nel corso di 5 anni rispetto alle persone che non mangiavano noci. Avevano anche meno rischi di diventare sovrappeso o obesi. 5. Avocado L'avocado è un frutto che fornisce fibre e grassi buoni, così come molti altri nutrienti. Le evidenze scientifiche suggeriscono che questo frutto possa anche aiutare a promuovere la gestione del peso. Uno studio condotto su adulti americani ha infatti rilevato che le persone che consumavano avocado pesavano significativamente meno e avevano un IMC inferiore rispetto a quelli che non lo avevano fatto. Inoltre, le persone che mangiavano avocado tendevano a mangiare più frutta, verdura e fibre rispetto a chi non lo faceva. Infine, le persone che mangiavano avocado avevano una dieta più sana e consumavano molti meno zuccheri aggiunti rispetto a quelli che non lo facevano. Allo stesso modo, il loro rischio per la sindrome metabolica era inferiore rispetto a quelli che non consumavano avocado. 6. Frutti di bosco La fibra è stata collegata con la modulazione del peso corporeo ed i frutti di bosco tendono ad essere alcuni dei frutti con il contenuto di fibre più alto. Una tazza di lamponi o more fornisce infatti 8 g di fibra. Le bacche possono essere aggiunte a molti alimenti, come fiocchi d'avena, yogurt o insalate. 7. Verdure crucifere Anche le verdure crocifere, tra cui broccoli, cavolfiori, cavoli e cavoletti di Bruxelles contengono elevate quantità di fibre che possono rivelarsi utili per la perdita di peso. Una tazza di cavoletti di Bruxelles cotte fornisce circa 6 g di fibra, ovvero il 24 percento del valore giornaliero della fibra. Le cose importanti da ricordare quando si scelgono gli alimenti per perdere peso Invece di cibi fritti, in un regime dimagrante si dovrebbero scegliere cibi che sono stati cotti al forno, in padella o alla griglia (quest'ultima modalità andrebbe sempre usata con moderazione per le impicazioni sulla salute in generale ndr). Le proteine "nobili", tra cui fagioli, pollo, uova, pesce e tacchino sono buone alternative alle carni ad alto contenuto di grassi. Quando si scelgono alimenti per un regime atto a perdere peso, è anche importante essere consapevoli delle dimensioni delle porzioni, anche per gli alimenti salutari. Le bevande zuccherate con zucchero possono fornire una quantità significativa di calorie, ma non comportano lo stesso senso di pienezza dei cibi solidi. Scegli bevande senza calorie invece di succo e soda, come acqua o tè non zuccherato. Altri piccoli trucchi per perdere peso
Traduzione italiana a cura di "Pillole di benessere" dell'articolo "What are the best foods for weight loss?" pubblicato in Medical News Today il 15 gennaio 2018 Qual è la dieta migliore per il benessere?
Secondo la speciale classifica redatta annualmente dalla rivista statunitense "US News and world report", la dieta mediterranea, insieme alla dieta DASH, si classifica al primo posto come miglior regime alimentare per la salute. Frutta, verdura, cereali integrali, grassi buoni e poco sale rappresentano dunque una scelta alimentare in grado di ottimizzare il nostro stato di salute anche per gli esperti americani che hanno espresso il proprio giudizio nella "Best Diets Rankings for 2018". La giuria composta da nutrizionisti e medici esperti in alimentazione, ha espresso il proprio giudizio dando un punteggio a 40 regimi alimentari sulla base di diversi parametri, dalla facilità di aderenza alla dieta alla probabilità di perdere peso a breve e lungo termine all'efficacia contro malattie come diabete e problemi cardiovascolari. La dieta mediterranea ha ottenuto il punteggio più alto, 4,1 su 5, a pari merito con la dieta antipertensiva (DASH). In fondo alla classifica, con una votazione di appena 1,9, c'è invece il pari merito tra la dieta Dukan e quella chetogenica, la prima soprattutto perchè troppo restrittiva mentre la seconda per la difficoltà nel seguire i complicati dettami. Non è affatto facile determinare quale alimentazione sia effettivamente più salutare per una vasta popolazione, ma la dieta mediterranea offre numerosi vantaggi, abbinando sapore a benefici salutistici. L'ideale è in ogni caso poter personalizzare il proprio stile di vita sulla base dei propri gusti, così da poter adottare un regime alimentare sano per lungo tempo. Diete troppo rigide o difficili da mantenere, anche se con benefici a breve termine, portano spesso ad essere abbondonate nel lungo periodo con inevitabili svantaggi sulla salute. La dieta mediterranea può dunque rappresentare un'ottima base su cui costruire il proprio benessere. L'importante è saperla valorizzare adattandola alle proprie esigenze e caratteristiche, possibilmente evitando il fai da te. La classifica completa di U.S. News and world report la puoi trovare a questo link: http://bit.ly/2CpLMQX ALIMENTAZIONE bilanciata e gustosa? Foodspring ci prova: la recensione del "pacchetto colazione"19/12/2017 Questo post ha un carattere diverso dagli articoli che normalmente pubblico su questo blog. Generalmente preferisco raccogliere in questi miei "appunti virtuali" notizie e spunti che analizzano le evidenze scientifiche nel campo del benessere e della salute. In questa occasione ho invece accettato di testare personalmente alcuni prodotti di una azienda tedesca, Foodspring, specializzata in alimentazione per sportivi. Avevo inizialmente avuto qualche dubbio al riguardo, perchè ho sempre cercato di tenere lontano l'aspetto "commerciale" dai miei post. Tuttavia, ho accettato di scrivere questa recensione per due motivi: - Foodspring vende solo on line per cui non avrei avuto interessi diretti nel promuovere questo tipo di alimentazione; - da tempo cerco di trovare prodotti nutrizionalmente validi e qualitativamente apprezzabili per ottimizzare la colazione di molti clienti che vedo quotidianamente. Ho infatti notato che uno dei problemi principali nell'alimentazione quotidiana per noi "italiani" è la colazione che spesso è frettolosa e ricca di carboidrati, sia per gli adulti che per i bambini. Trovare un'alternativa al "caffè e due fette biscottate con la marmellata" o al "cappuccino e brioche" non è facile viste le abitudini mattutine di molte persone. Per questo, quando Foodspring mi ha chiesto se fossi disponibile a testare i loro prodotti, ho chiesto in particolare di poter ricevere il loro "pacchetto" per la colazione. La consegna è stata puntuale e piuttoso celere. I prodotti sono arrivati ben imballati in una scatola marchiata "Foodspring" con anche qualche "extra" rispetto al "pacchetto colazione" venduto nel loro shop on line che avevo richiesto per il test. Le etichette dei prodotti sono in tedesco e inglese, chiare e dettagliate. Sul sito, per chi non si sente a proprio agio con le lingue straniere, si possono trovare tuttavia le traduzioni in italiano delle stesse in caso di dubbi. A questo proposito, devo sottolineare la cura con cui sono stati realizzati il sito e la presentazione dei prodotti. La navigazione è accattivante e fluida, così come il packaging dei prodotti mi sembra molto indovinato. Ci sono inoltre tantissime informazioni nutrizionali e ricette su come ottimizzare il consumo dei loro prodotti. C'è anche un servizio di consulenza on line, ben fatto (consiglio tuttavia di considerare sempre la visita di un nutrizionista esperto in caso di necessità). Probabilmente, uno dei migliori ecommerce sulla alimentazione in cui mi sia imbattuto negli ultimi tempi. Nel "pacchetto colazione" sono previste: una confezione di Muesli Proteico, una confezione di Porridge da 420 gr, un vasetto da 250 gr di Burro d'Arachidi e una confezione di preparato per Pane Proteico. I prodotti Foodspring, come sottolineato più volte nelle presentazioni presenti nel loro sito, sono tutti caratterizzati per una elevata qualità nella scelta delle materie prime. Sono indicati prevalentemente per sportivi, i quali necessitano all'interno della loro giornata di un maggior apporto di proteine nella loro alimentazione. Io mi sono concentrato sui prodotti per la colazione. Per una colazione equilibrata e saziante è importante associare ai carboidrati, necessari per dare la giusta energia all'organismo per affrontare la giornata, anche una sufficiente dose di proteine in grado di abbassare la risposta insulinica e mantenere un maggior senso di sazietà durante la mattina. Per noi italiani non è sempre semplice: siamo infatti abituati ad una colazione prevalentemente "dolce" e "veloce" (in cui brioche, biscotti e fette biscottate sono spesso protagonisti), al contrario dei paesi del nord europa più abiutati ad iniziare la giornata con colazioni ricche anche di alimenti proteici come insaccati, uova o formaggi. Per questo, appare molto interessante l'utilizzo di alimenti a base di cereali (meglio se integrali) che mantengono una base di gusto "dolce" addizionati di proteine (spesso derivate dalla soia) che aiutano ad equilibrare il pasto nei macronutrienti. In quest'ottica, uno dei prodotti che ho più apprezzato del pacchetto "colazione" è il Muesli Proteico. E' composto da fiocchi di soia disoleata, fiocchi di farro non dolcificati, cubetti di mela essiccata, scaglie di mandorla di terra, mirtilli liofilizzati, anacardi, fragole liofilizzate, quinoa soffiata e semi di Chia. Tutti alimenti provenienti da coltivazioni biologiche certificati. I macronutrienti sono distributi equilibrando proteine e carboidrati per un maggior controllo del carico glicemico, garantendo 31 gr di carboidrati (di cui 16 di zuccheri), 29 gr di proteine e 9 gr di grassi (di cui solo 1,2 gr di grassi saturi) per 100 gr di prodotto. Il Muesli Proteico Foodspring ha una consistenza gradevole ed un buon gusto (a me sembra di avvertire un leggero aroma di cannella). Ideale da mescolare con uno yogurt magro o con latte parzialmente scremato per una colazione gustosa e perfettamente bilanciata. A proposito dell'aggiunta delle proteine della soia per bilanciare i carboidrati presenti nel muesli ho trovato molto interessante che nella soia utilizzata da Foodspring il contenuto di fitoestrogeni sia stato ridotto, con un procedimento naturale, del 90%, caratteristica che rende ancora più sicuro e tollerato l'utilizzo della soia nell'alimentazione quotidiana. Personalmente aggiungerei qualche scaglia di cioccolato extrafondente per rendere ancora più appetitoso il mix, ma in questo caso si parla di gusti personali. Ero molto curioso di provare anche il "Porridge", tipico alimento presente nella tavole anglosassoni, sia nella versione dolce che salata. In pratica, una zuppa di avena, preparata con molte varianti utilizzando diversi tipi di cereali e aromatizzata in diversi modi. Il Porridge Foodspring è anch'esso addizionato di proteine della soia (per un miglior equilibrio dei macronutrienti) e si prepara in modo molto semplice mescolando circa 60 gr di prodotto con 120 ml di acqua calda, lasciando poi riposare il tutto per qualche minuto. A mio modo di vedere, il porridge è una alternativa molto interessante al muesli proteico e yogurt (che è la mia colazione "base") nel periodo invernale, dato che può essere gustato caldo. Purtroppo, in questa occasione, non sono stato molto "fortunato" dato che nel "pacchetto colazione" Foodspring era prevista la versione aromatizzata alla vaniglia, aroma che personalmente non amo molto nei cibi. Devo dire tuttavia che la consistenza finale del Porridge è piacevole. Consiglierei per aumentarne la palatabilità di aggiungere sempre qualche elemento extra come frutta secca o bacche di vario tipo per renderlo un po' più consistente al palato. Mi sono quindi ripromesso di provare anche le altre versioni con diversi gusti ed in particolare quelli in monoporzione in pratici vasetti a cui basta aggiungere l'acqua per ottenere una colazione veloce e nutriente (e calda). Menzione speciale va fatta al Burro d'arachidi, alimento non molto usato in Italia, ma che vanta molti aspetti positivi. A dispetto del nome, va sottolineato che il burro d'arachidi non ha nulla a che vedere con il più conosciuto burro. Viene ottenuto per semplice spremitura delle arachidi che essendo ricche di grassi ("buoni" in questo caso) permettono l'ottenimento di una crema morbida e spalmabile. Il Burro di arachidi Foodspring è ottenuto dalla spremitura di ben 350 arachidi intere, comprese di buccia (permettendo quindi un più alto contenuto di minerali e vitamine) senza aggiunta di zuccheri, olio di palma (spesso usato per migliorare il colore del prodotto) e sale. Ha una consistenza leggermente granulosa (che preferisco rispetto a quelli troppo spalmabili) e densa. Una bellissima scoperta che è piaciuta moltissimo anche a Giulia e Filippo, i miei due figli. Il burro di arachidi può infatti rappresentare la base per una merenda salutare e completa: due fette di pane integrale su cui spalmare un cucchiaio di burro di arachidi e uno di marmellata senza zuccheri aggiunti rappresentano una pausa di metà mattina energica e saziante, specie per un bambino in età scolare. Credo diventerà presto un "must have" nella nostra dispensa. L'ultimo prodotto del "pacchetto colazione" che ho assaggiato è stato il Pane Proteico: un preparato a base proteica con semi e superfood caratterizzato da un elevata percentuale di proteine rispetto ai carboidrati (39 gr di proteine, 11 gr di carboidrati e 26 gr di grassi per 10 gr di prodotto). In sostanza, l'opposto di quanto si riscontra nella composizione in macronutrienti del pane "classico". La preparazione è semplice anche per chi come me non è molto a suo agio in cucina, basta rispettare con una certa attenzione le indicazioni e i tempi di cottura. Sebbene fosse il prodotto che più mi aveva incuriosito nella gamma di prodotti di Foodspring e che sembra essere tra i "best seller" del loro sito ecommerce sono ancora molto combattuto nel giudicare definitivamente questo alimento. Inizialmente mi aveva lasciato una buona impressione data da un gusto piacevole, arrichito dalla presenza di diversi semi dalle ottime proprietà e dalla possibilità di elaborare diverse ricette proteiche con una base di fette di "pane". Man mano che provavo le fette in diversi modi (e le ore passavano, ma sempre entro le 48 ore in ogni caso) perdevo un po' del mio entusiasmo iniziale. Ad una crosta che restava discretamente croccante, si contrapponeva l'impasto interno che assumeva con il passare delle ore una consistenza via via più "gommosa" e dall'aspetto un po' artificiale, pur mantenendo un gusto amabile (seppur non così simile al pane di tipo di classico) Il mio giudizio resta quindi sospeso nel contesto di una alimentazione quotidiana. Probabilmente, per uno spuntino o come supplemento di proteine all'interno della dieta di uno sportivo, questo tipo di prodotto ha una maggior giustificazione. Concludo con qualche breve considerazione anche su alcuni prodotti extra che ho potuto testare nel pacco che ho ricevuto a casa. Interessanti per qualità e varietà le "Protein bar", le barrette proteiche, spesso usate come spuntino fuori pasto o come integrazione proteica nell'alimentazione degli sportivi. Io ho provato quelle al gusto di cioccolato, biscotto e fragola. Sono tutte piuttosto consitenti in bocca. Quella al cioccolato in modo particolare. La percentuale di proteine è piuttosto elevata (33 gr su 100 di prodotto), caratteristica che le rendono più mirate ad un pubblico di sportivi. Adatte anche per uno spuntino veloce fuori casa, ma in questo caso, va consigliato di bere molta acqua proprio per contrastare l'elevato tenore di proteine rispetto ai carboidrati. Personalmente ho apprezzato in modo particolare il gusto della barretta al cioccolato e di quella alla fragola. Un po' meno quella al biscotto che a mio personale giudizio non spiccava per proprietà organolettiche. Mi sono inoltre piaciuti molto la confezione "Nuts and berries" con un gustoso mix di frutta secca e bacche rigorosamente bio, ideale per uno spuntino salutare e saziante e il "Beef Jerky" che contiene carne secca particolarmente gustosa, ideale per pesisti e atleti di sport di resistenza. Ottimi come snack salutare anche gli anelli di mela essicati denominati "Crunchy fruits" che riescono, a detta dell'azienda, a mantenere ben l'80% del contenuto originale in vitamine Un'ultima annotazione va fatta sul prezzo. Tutti i prodotti Foodspring sono rigorosamente selezionati e certificati. L'azienda si propone puntando alla massima qualità dei suoi prodotti attraverso certificazioni rigorose ed un impegno a non accettare compromessi, né per quanto riguarda le materie prime, né per quanto riguarda la produzione. Questa eccellenza e ricerca richiede dei costi e per questo il prezzo dei prodotti Foodspring è più alto della media dei comuni prodotti da supermercato. Non è molto probabilmente un prodotto adatto a tutte le tasche, ma bisogna anche sottolineare che quando si parla di benessere sarebbe sempre meglio parlare di investimento (in termini di salute) e non di costo. Una sana alimentazione è pur sempre la nostra migliore medicina. Concludo sottolineando la buona impressione che mi hanno lasciato questi prodotti, utili a seconda delle necessità individuali per diventare un buon complemento nella alimentazione quotidiana finalizzata ad un miglior benessere. Sportivi e atleti ne subiranno sicuramente il maggior fascinio, ma alcuni prodotti possono diventare una presenza gustosa e salutare nella dispensa di chi ha a cuore il proprio benessere, a patto di essere consigliati e seguiti da un professionista preparato che sappia valutare attentamente quali prodotti utilizzare e come bilanciare l'alimentazione quotidiana a seconda delle esigenze personali e dello stato di salute del singolo individuo. Il fai-da-te, visto l'alto contenuto di proteine presente nei vari alimenti, può rappresentare un rischio che è bene non sottovalutare. Buona vita! Le foto utilizzate nel testo dell'articolo sono tratte dal sito di Foodspring.
Negli ultimi tempi, sta aumentando l'attenzione ed il consumo della spirulina come alimento e come integratore alimentare, grazie alla nomea che si è creata in questi anni come "super food".
Come spesso accade in questi casi, bisogna però evidenziare che il successo commerciale di un prodotto è perlopiù legato a mode del momento correlate al "marketing della salute" piuttosto che non ad una reale evidenza scientifica. In pratica, le varie aziende rivolgono particolare attenzione ad un prodotto dopo che il precedente ha esaurito la sua "carica" commerciale, il più delle volte conseguente ad una naturale disaffezione dei consumatori dovuta a promesse non mantenute o in parte disattese. Recentemente l'ANSES (l’Agenzia per la Sicurezza Alimentare Francese) in seguito a diverse segnalazione di affetti avversi presumibilmente legati al consumo di alcuni integratori alimentari contenenti spirulina, ha redatto un interessante documento che ho pensato di riproporre tradotto in italiano per fare un po' di chiarezza sull'utilizzo di questo integratore. La spirulina è un cianobatterio (e non un'alga come spesso creduto, ndr) solitamente venduto come polvere, divenuta da tempo un alimento tradizionale consumato in molti paesi. In Francia, i preparati di spirulina sono disponibili sul mercato sotto forma di alimenti comuni (da soli o come ingrediente) o sotto forma di integratori alimentari a cui vengono attributi vari benefici per la salute. Tuttavia, in seguito all'uso di integratori alimentari contenenti spirulina diversi casi di eventi avversi sono state portati a conoscenza del sistema di vigilanza nutrizionale ANSES o pubblicati su riviste scientifiche. Le dosi consumate in questi casi non sono note con precisione e gli effetti riportati sono molto vari: disturbi digestivi, allergie, danni muscolari o epatici ... In considerazione degli studi disponibili, la spirulina non sembra presentare rischi per la salute a basse dosi (fino a diversi grammi al giorno negli adulti). Tuttavia, il numero di studi epidemiologici disponibili è troppo piccolo per rivelare effetti rari come l'ipersensibilità individuale. I prodotti contenenti spirulina possono essere contaminati da cianotossine (microcistine in particolare), batteri o oligoelementi (piombo, mercurio, arsenico). Dato il rischio di contaminazione della spirulina per cianotossine, batteri o metalli in tracce, l'Agenzia raccomanda i consumatori di integratori alimentari contenenti spirulina per di prestare particolare attenzione alla catena di produzione degli integratori stessi, assicurandosi che vengano rispettate le normative governative in termini di tracciabilità, identificazione del produttore e compliance. Inoltre, le caratteristiche della spirulina e le reazioni avverse segnalate portano ANSES a scoraggiare il consumo di questi integratori alimentari per le persone con fenilchetonuria (una rara malattia genetica associata con l'accumulo di fenilalanina nel corpo) o che presentano un quadro allergico. Infine, l'Agenzia sottolinea che la spirulina non è una fonte affidabile di vitamina B12 per chi dovesse necessitare di integrare nella dieta tale vitamina (es. vegani), in quanto questa è presente nella spirulina principalmente come un analogo inattivo. Inoltre, il consumo di 5 g/die di spirulina (quantità massima raccomandata da alcuni integratori alimentari) fornisce da 7 a 8,5 mg di beta-carotene mentre il limite di assunzione giornaliera di beta-carotene da parte degli integratori alimentari è stato stimato a 7 mg/die oltre all'assunzione spontanea. In considerazione del rischio di contaminazione da parte di cianotossine (microcistine in particolare), batteri o elementi di metalli in tracce, l'Agenzia sottolinea l'importanza di controllare la qualità delle acque di produzione dei cianobatteri della spirulina e di controllare i metodi di produzione delle industrie stesse. L'ANSES ritiene utile condurre una perizia per stabilire una soglia di microcistina per gli integratori alimentari contenenti spirulina, tenendo conto di altre assunzioni dietetiche di microcistine e dell'assunzione giornaliera tollerabile (TDI) di 0,04 μg / kg. / j fissato dall'OMS per l'esposizione cronica. Inoltre, per quanto riguarda questa TDI, ANSES ritiene necessario rivalutare il limite di microcistina impostato a 1 μg / g per gli integratori alimentari contenenti alghe Klamath. Riassumendo, la spirulina è indubbiamente una ottima fonte di proteine, ricca anche di vitamine e sali minerali (in particolare calcio, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e ferro), utile nei casi di aumentato fabbisogno o in particolari situazioni nutrizionali. Tuttavia non ci sono al momento studi affidabili che documentino un'azione utile nella riduzione del peso corporeo o proprietà in grado di favorire la digestione o combattere ansia e stress. Per questo motivo, il consumo di spirulina andrebbe limitato solo dietro consiglio di un medico o di un operatore sanitario esperto nei casi di effettiva necessità nutrizionale. Va invece evitato l'utilizzo nei soggetti allergici e in pazienti in trattamento con più farmaci per evitare l'insorgere di interferenze nei processi di metabolizzazione degli stessi. Aggiungo, infine, alcune informazioni che ho tratto verificando la letteratura scientifica attualmente disponibile per quanto riguarda i dosaggi di spirulina consigliati. La dose di spirulina utilizzata negli studi che ne esaminano gli effetti varia notevolmente. In generale, 1-8 g al giorno di spirulina hanno dimostrato di avere un certo effetto. Le dosi specifiche dipendono dalla condizione in cui viene utilizzato per: - per il colesterolo, le dosi nell'intervallo da 1 a 8 g al giorno hanno evidenziato un discreto effetto; - per le prestazioni muscolari, sono state utilizzate dosi di 2-7,5 g al giorno; - per il controllo della glicemia, sono stati osservati effetti molto lievi con 2 g al giorno; - la pressione del sangue può essere influenzata a dosi di 3,5-4,5 g al giorno; - sono stati osservati effetti per il fegato grasso a dosi di 4,5 g al giorno Dal momento che alcuni studi hanno suggerito una riduzione delle attività degli enzimi CYP2C6, CYP1A2 (aromatasi) e CYP2E1 e una sovraregolazione (aumento dell'attività) sia per CYP2B1 che per CYP3A1 è bene prestare particolare attenzione all'utilizzo di spirulina in concomitanza con l'assunzione di farmaci o altri integratori. Ricorda... fai le scelte giuste quando si tratta di salute! Buona Vita! Gli amanti del cioccolato possono essere contenti: questa dolce golosità non è solo molto gustosa, ma gli studi scientifici dimostrano che può anche favorire i batteri "buoni" dell'intestino riducendo l'infiammazione nell'intestino. Innanzitutto, ricordiamo un aspetto fondamentale: nel nostro intestino vivono trilioni di batteri che contribuiscono in modo determinante alle funzionalità del nostro sistema immunitario, al metabolismo e ad altri processi essenziali per la salute umana.
Quando il delicato equilibrio di questi microbi intestinali viene alterato, possono insorgere anche avere gravi conseguenze. La sindrome del colon irritabile, la sindrome da stanchezza cronica, i disturbi dello spettro autistico, le allergie, l'asma e finanche il cancro sono strettamente correlati ad alterazioni del microbioma intestinale. Una dieta salutare giova alla biodiversità batterica e conseguentemente alla salute più in generale, ma può il cioccolato entrare in gioco in questo delicato meccanismo? Vantaggi del cacao Il cacao è la componente secca e non grassa ottenuta dai semi dell'albero di Theobroma cacao ed è anche l'ingrediente che conferisce al cioccolato il suo caratteristico gusto. Al cacao e alle sue potenti finzioni antiossidanti sono stati attributi molti benefici per la salute, tra cui la capacità di abbassare il colesterolo, rallentare il declino cognitivo e mantenere il cuore più sano. Il metabolismo del cacao dipende in parte dai batteri che popolano il nostro intestino. Il corpo umano è in grado di assorbire solo alcuni dei nutrienti nel cioccolato. Come tale, abbiamo infatti bisogno dei nostri piccoli ospiti microbici per rompere le molecole più complesse, che altrimenti non saremmo capaci di metabolizzare nel nostro organismo, in componenti più piccoli e assorbibili. Questa trasformazione ci consente di sfruttare appieno le molte molecole del cacao che promuovono la salute. Ma non finisce qui. Anche gli stessi microbi intestinali beneficiano di questa relazione, che a sua volta produce un effetto ancora maggiore sulla nostra salute. Salute e infiammazione dell'intestino Diversi studi dimostrano che il consumo di cacao aumenta i livelli dei cosiddetti batteri "buoni" nell'intestino. I ricercatori del Dipartimento di Scienze alimentari e nutrizionali dell'Università di Reading nel Regno Unito hanno riscontrato un livello più elevato di specie di Lactobacillus e Bifidobacterium nell'intestino in uno studio con volontari umani che avevano bevuto latte al cioccolato ad alto contenuto di cacao per 4 settimane. Lo stesso team di ricercatori aveva dimostrato in precedenza che i componenti del cacao possono ridurre la crescita dei batteri di Clostridium histolyticum, presente nell'intestino di individui con malattia infiammatoria intestinale. In un altro studio condotto su maiali sono stati riscontrati livelli più numerosi di specie di Lactobacillus e Bifidobacterium nel colon in risposta ad una dieta ad alto contenuto di cacao. È interessante notare che oltre ad aver contribuito a migliorare la salute dell'instestino dei suini, la dieta aveva evidenziato anche un evidente modulazione dei marcatori infiammatori locali intestinali. I batteri "buoni", inclusi Lactobacillus e Bifidobacterium, sono infatti implicati nella promozione attiva dei processi anti-infiammatori dell'intestino, assicurando una buona salute intestinale. Cioccolato come componente di una dieta salutare Attenzione però! Anche se molti studi scientifici confermano che il cacao potrebbe essere utile per i nostri microbiomi intestinali, è bene sottolineare che il cacao non è uguale al cioccolato. Gli estratti di cacao utilizzati nella ricerca non contengono gli alti livelli di zucchero e grasso presenti nelle nostre barre di cioccolato quotidiane. Polvere di cacao senza zucchero o cioccolato fondente ad alto contenuto di cacao (almeno superiore all'85%) sono le alternative più vicine al cacao utilizzato in questi studi. Consumato in moderazione, il cioccolato può quindi favorire i batteri amichevoli e, per estensione, un intestino più sano, mantenendo controllata l'infiammazione cellulare. Le quantità "scientificamente" più opportune secondo una ricerca condotta dall’Università Cattolica di Campobasso in collaborazione con l’Istituto Tumori di Milano, si attestano sul consumo di 6,7 grammi di cioccolato fondente al giorno, corrispondente a circa mezza tavoletta a settimana. In queste quantità si era notato un effetto benefico del cacao contro le infiammazioni e le conseguenti patologie cardiovascolari, grazie alla presenza adeguata di antiossidanti, in particolare dei flavonoidi contenuti nel cacao. Va infine sottolineato che il fabbisogno quotidiano di cioccolato, comunque, dipende molto dallo stato di salute e dalle caratteristiche personali di ciascuno di noi (anche perchè la composizione del microbiota di ogni individuo varia in base alla alimentazione, al sesso, all'eta e alle condizioni metaboliche in corso). Per avere delle indicazioni di massima potreste tenere a mente questo semplice schemino:
E sempre fondente con almeno l'85% di cacao! Una considerazione finale. Sebbene in molti casi introdurre adeguate quantità di cacao nella dieta può essere salutare, non va dimenticato che per chi soffre di gastrite, reflusso gastroesofageo e altre malattie infiammatorie intestinali, andrebbe sempre valutato con il proprio medico curante la possibilità di adeguare i propri bisogni alle considerazioni emerse in questo articolo. Un "testo" non può mai sostiuire il consiglio di un operatore sanitario qualitificato quando si tratta di salute. Buona Vita! Fonte: traduzione dall'inglese di "Why chocolate is good for your gut?" da www.medicalnewstoday.com |
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