Anche se forse ti sembrerà strano, a livello genetico noi siamo fondamentalmente uguali ai nostri progenitori di 70.000 anni fa.
Il corredo genetico dell’uomo moderno è infatti sostanzialmente lo stesso dell’Homo Sapiens. Certo, ci siamo evoluti e siamo stati capaci di progredire con la tecnologia, ma il nostro software (i geni) sono rimasti gli stessi. In parole semplici, abbiamo un software sostanzialmente immodificato (la nostra genetica) che si è adattato negli anni ad un hardware sempre più sollecitato (il nostro organismo e l’ambiente in cui viviamo). Il nostro corpo è “ottimizzato” per le stesse cose da millenni. Volendo sintetizzare in un modo un po’ banale, siamo “programmati” geneticamente per: • vivere in un ambiente naturale e incontaminato; • nutrirsi con alimenti di origine vegetale, con pochi zuccheri e modiche quantità di proteine animali; • praticare una costante attività fisica; • passare le giornate scandite da un ritmo sonno veglia dettato dai cicli del sole e della luna; • mantenere relazioni sociali forti e sentirci appartenenti ad una comunità L'Impatto dell’Ambiente Il progresso e la tecnologia, tuttavia, hanno creato un ambiente in cui la nostra “genetica” è messa a dura prova. L’aria delle nostre città è sempre meno salutare, così come i terreni, i fiumi e i mari risultano sempre più inquinati. Nei supermercati troviamo sempre più alimenti industriali, ricchissimi di zuccheri, conservanti e additivi e quantità enormi di carni lavorate e processate che favoriscono un'alimentazione sempre meno bilanciata e salutare. Trasporti pubblici, automobili, scooter, biciclette elettriche, ascensori, computer, telefonini, email, telecomandi e molte altre “scoperte” del XX secolo hanno ridotto drasticamente l’attività motoria. L’intrattenimento televisivo e l’industria della ristorazione e della vita notturna ci spingono verso orari sempre meno fisiologici, rendendoci sempre più “notturni” e alterando profondamente il ciclo naturale dei nostri ormoni. Lavori sempre meno "manuali", ma molto più mentalmente impegnativi aumentano notevolmente il livello di stress psichico, riducendo i tempi di socializzazione e di relax mentale. Il Paradosso del Progresso Sommando tutti questi fattori ci troviamo di fronte ad un paradosso: proprio nell’era in cui la medicina ci offre grandi opportunità per farci stare meglio, viviamo rischiando di ammalarci sempre di più. Non solo. A differenza del passato, in cui ci si ammalava perlopiù per patologie acute (come infezioni causate da virus e batteri “esterni” di cui non si aveva la cura nè il vaccino) ora ci si ammala sempre di più per patologie croniche degenerative (diabete, ipertensione, tumori…) causate da comportamenti che causano alterazioni negative del nostro metabolismo (sovrappeso, obesità, iperglicemia cronica…) L'Era della Salute Probabilmente i nostri nonni, guerre mondiali a parte, hanno potuto vivere in un’era tra le più "salutari" di tutta la storia dell’umanità. La rivoluzione industriale e tecnologica non aveva ancora contaminato la maggior parte degli ambienti del mondo occidentale. Le persone godevano dei benefici di una alimentazione ricca di cibi locali e genuini basata prevalentemente sui prodotti dell’orto, tra cui vegetali e legumi. Le proteine di cui si potevano cibare provenivano sostanzialmente da animali al pascolo e non sottoposti ad allevamenti intensivi o all’uso massiccio di antibiotici, consumati per lo più in circostanze particolari o nei giorni di festa, magari con tutta la famiglia riunita. Si poteva avere pesce fresco pescato in mari e fiumi non ancora così contaminati da scarti di produzioni industriali, pesticidi e metalli pesanti. Anche il consumo dei carboidrati e di dolci (ora tra i maggiori accusati dell’alimentazione ipercalorica moderna) traeva benefici da alimenti esclusivamente fatti in casa, con farine integrali e ricche di fibre. Nessuno cibo pronto, nessun alimento industriale. Alcol e tabacco non erano così diffusi e facilmente reperibili come ora. Le giornate passavano con adeguate quantità di moto, per il maggior lavoro manuale e l’assenza di comodità “tecnologiche”. Le comunità erano sempre molto unite e i momenti di relax tra più persone erano decisamente molto maggiori di oggi, permettendo un maggior relax mentale e un senso di sicurezza sociale molto più pronunciato. Scienza e Longevità Negli ultimi anni, molti scienziati hanno approfondito queste tematiche dando una spiegazione approfondita dei fattori che contribuiscono alla longevità. Sono stati descritti e analizzati tutti i comportamenti che possono essere alla base di una vita più sana e più longeva. Sono state anche individuate delle zone in cui la popolazione ha una percentuale elevatissima di centenari in buona salute, identificando queste località come “Blue Zones” ed estrapolandone i loro segreti di longevità (qui un link di approfondimento: https://bit.ly/372V0Dt ) Purtroppo, questi argomenti nonostante siano di importanza molto rilevante trovano sempre poco spazio nei media più seguiti. D’altro canto se ci pensi bene, gli interessi economici che girano attorno a tutto quello che nuoce alla nostra salute sono davvero elevatissimi e non è facile “scendere dal treno in corsa”. Quello che ti ho appena raccontato è tanto banale quanto importante per la tua salute. Il problema è che a scuola ci insegnano un sacco di materie importanti, ma non ci insegnano come restare in buona salute per poter godere appieno della nostra vita. Per questo, ho iniziato il mio personale progetto per divulgare e approfondire tutte queste tematiche. Sono stato tra i primi, se non il primo farmacista a introdurre il concetto di educazione allo stile di vita, ideando un percorso personale di educazione scientifica ai concetti del vivere sano e della longevità ed un metodo per aiutare chi soffre di problemi intestinali (Metodo Intestino Felice). Questo mio diario vuole diventare un piccolo contributo per aiutarti a riprendere consapevolezza dell’importanza delle tue scelte quotidiane in fatto di alimentazione e abitudini salutari. Se dentro di te senti che il tuo stile di vita può essere migliorato, spero che queste pagine virtuali possano darti ulteriori spunti di riflessione. E magari la giusta motivazione per iniziare un nuovo percorso di benessere. |
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