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Come risvegliare un intestino pigro

22/3/2021

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Se soffri di stipsi, specialmente associata ad una sindrome dell'intestino irritabile (IBS), questi piccoli trucchi potrebbero aiutarti a risvegliare il tuo intestino pigro e diminuire le tue preoccupazioni.

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Inizia la giornata con una colazione abbondante. 

Non ti sto chiedendo di “ingozzarti” di prima mattina, ma se il tuo intestino è pigro è meglio non limitarti ad un biscottino al volo prima di scappare al lavoro.

Per la maggior parte delle persone, andare in bagno al mattino fa parte del proprio ritmo naturale. 

Per questo, lavorare con l'orologio interno del corpo può aiutarci a regolarizzare l’intestino.

Una buona colazione con un apporto di “grassi sani”, potrebbe essere utile al fine di avviare il giusto movimento intestinale.   



Bevi una tazzina di caffè

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Se hai l’impressione che il caffè ti provochi un certo stimolo al movimento intestinale, è molto probabile che tu non ti sta affatto immaginando le cose. 

Gli esperti non sono completamente sicuri del perché questo accada, ma sembrerebbe che ci sia una sostanza all'interno del caffè (non la caffeina, come molti credono) che inneschi lo stimolo all’evacuazione. 

L’American Chemical Society attribuisce la causa agli acidi presenti nel caffè (in particolare all’acido clorogenico), che stimolerebbe la produzione dell’acidità nello stomaco, che a sua volte innescherebbe l’aumento di motilità dell’intestino

Un’altra ipotesi molto recente è invece legata all’effetto che il caffè avrebbe sui batteri intestinali (si, lo so che caschiamo sempre là, ma te lo ripeto da due-tre anni ormai che i batteri sono molto importanti per il nostro organismo....)

Studiando in coltura l’interazione tra il caffè e il microbioma – l’insieme dei microorganismi – dell’intestino,  i ricercatori si sono infatti accorti che il caffè ridurrebbe il numero di alcune specie di batteri.

Questo spiegherebbe anche come mai anche il caffè “decaffeinato” ha lo stesso effetto sulla motilità intestinale.   



Aggiungi semi di lino alla tua dieta quotidiana

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I semi di lino possono aiutare a mantenere le tue feci più morbide e umide, facilitandone il transito nell’intestino. 

I semi di lino sono considerati un'eccellente fonte di fibre alimentari e di acidi grassi omega-3. 
Se vuoi mettere in pratica questo suggerimento, sottolineo che i semi di lino devono essere macinati prima di essere assunti, cosa che puoi fare con l'aiuto di un piccolo macinino da caffè. 

Una volta macinati, i semi di lino devono essere refrigerati. 

Se hai qualche remora perchè sei particolarmente delicato nei gusti, dovrebbe tranquillizzarti il fatto che i semi di lina hanno un piacevole sapore di nocciola: puoi aggiungerli ad uno yogurt o miscelarli in un frullato o in una centrifuga.
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Anche i semi di chia sono un'altra buona opzione 

I semi di chia sono i piccoli semi di una pianta originaria dell'America Centrale, denominata Salvia hispanica (da non confondere con la salvia comune o Salvia officinalis).

Questi semi, dalle dimensioni molto ridotte, sono anche una buona fonte di fibre e acidi grassi omega-3. 

A differenza dei semi di lino, i semi di chia possono essere mangiati interia ggiungendoli ai frullati o alla yogurt, trasformati in un budino, o messi in ammollo e aggiunti alla farina d'avena.  

Io personalmente li uso come fonte di omega-3 aggiungendo un mezzo cucchiaino da the nello yogurt o nelle insalate.

Unica raccomandazione: non usare più di un cucchiaio di semi di chia al giorno (25 grammi è il tetto massimo), per evitare spiacevoli effetti collaterali ed eventuali interazioni farmacologiche, in particolare per chi è in terapia anticoagulante. 



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Assicurati di assumere abbastanza fibra 

La fibra è la parte degli alimenti vegetali che non può essere digerito dal nostro intestino.

La fibra fornisce massa e umidità per le feci e facilita un sano equilibrio della microflora intestinale, incoraggiando così i movimenti intestinali regolari. 

Per la maggior parte degli adulti, l'assunzione di fibra adeguata è di circa 20 a 25 milligrammi al giorno. 

Per assicurarsi di ottenere una quantità adeguata di fibre, è importante mangiare molta verdura, frutta e, se tollerati, cereali integrali e legumi. 

In un intestino delicato, tuttavia non è sempre facile gestire l’introduzione di fibre.

E ' sempre meglio aumentare lentamente le quantità giornaliere e assicurarsi di non essere in una fase acuta di infiammazione intestinale, per evitare il rischio di gonfiore intestinale.

L’ideale sarebbe prima disinfiammare l’intestino e successivamente introdurre gradualmente piccole quantità di fibra, giorno dopo giorno.

Se il tuo intestino è molto delicato e temi che l’introduzione di alcuni tipi di alimenti vegetali possano causarti un eccesso di gonfiore, un'alternativa potrebbe essere quella di utilizzare le cuticole dei semi di Psillo che puoi trovare come integratore sotto forma di polvere in bustine, che permette di dosare meglio le quantità nel tempo.

Parti da mezza bustina per un paio di giorni, fino ad arrivare ad una-due bustine al giorno continuando l’assunzione per almeno una decina di giorni.

Non pretendere che il tuo intestino prenda “nuove” abitudini se tu per primo non gli dai il tempo di abituarsi.



Bevi molta acqua 

Ogni cellula del nostro corpo ha bisogno di acqua per funzionare in modo ottimale. Quando non beviamo abbastanza acqua, il nostro corpo estrae l'acqua dalla materia fecale nell'intestino. Ciò si traduce in feci più “dure” il cui transito risulta più difficoltoso. 

Aiutati con i Bifidi

Nell'ultimo tratto del colon, risiedono alcuni batteri molto importanti per la nostra salute intestinale: i bifidobatteri.

L’uso frequente di purganti e lassativi, un’alimentazione povera di fibre o un microbiota alterato possano causare una diminuzione significativa dei bifidobatteri nell’intestino.

Ripristinare le quantità fisiologiche di questi microorganismi con la dieta ed eventualmente una corretta integrazione potrebbe facilitare il transito intestinale.

Puoi trovare questi importanti microrganismi anche addizionati ad alcuni yogurt piuttosto conosciuti, oppure assumerli sotto forma di integratore:

Attenzione però a farti consigliare quelli più adatti per il tuo problema e nei dosaggi coretti: non tutti i probiotici (comunemente chiamati “fermenti lattici”) sono uguali e assumerne in eccesso in alcuni tipi di Sindrome dell’Intestino Irritabile potrebbe fare più danni che benefici.


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Tratto dal Best Seller americano "IBS: 365 TIPS FOR LIVING WELL" di Barbara B. Bolen:⁣
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