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SPIRULINA E  INSIDIE DEI SUPERFOOD

14/12/2017

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© Can Stock Photo / Kesu
Negli ultimi tempi, sta aumentando l'attenzione ed il consumo della spirulina come alimento e come integratore alimentare, grazie alla nomea che si è creata in questi anni come "super food".

Come spesso accade in questi casi, bisogna però evidenziare che il successo commerciale di un prodotto è perlopiù legato a mode del momento correlate al "marketing della salute" piuttosto che non ad una reale evidenza scientifica.

In pratica, le varie aziende rivolgono particolare attenzione ad un prodotto dopo che il precedente ha esaurito la sua "carica" commerciale, il più delle volte conseguente ad una naturale disaffezione dei consumatori dovuta a promesse non mantenute o in parte disattese.

Recentemente l'ANSES (l’Agenzia per la Sicurezza Alimentare Francese) in seguito a diverse segnalazione di affetti avversi presumibilmente legati al consumo di alcuni integratori alimentari contenenti spirulina, ha redatto un interessante documento che ho pensato di riproporre tradotto in italiano per fare un po' di chiarezza sull'utilizzo di questo integratore.

La spirulina è un cianobatterio (e non un'alga come spesso creduto, ndr) solitamente venduto come polvere, divenuta da tempo un alimento tradizionale consumato in molti paesi.

In Francia, i preparati di spirulina sono disponibili sul mercato sotto forma di alimenti comuni (da soli o come ingrediente) o sotto forma di integratori alimentari a cui vengono attributi vari benefici per la salute.

Tuttavia, in seguito all'uso di integratori alimentari contenenti spirulina diversi casi di eventi avversi sono state portati a conoscenza del sistema di vigilanza nutrizionale ANSES o pubblicati su riviste scientifiche.

Le dosi consumate in questi casi non sono note con precisione e gli effetti riportati sono molto vari: disturbi digestivi, allergie, danni muscolari o epatici ...

In considerazione degli studi disponibili, la spirulina non sembra presentare rischi per la salute a basse dosi (fino a diversi grammi al giorno negli adulti). Tuttavia, il numero di studi epidemiologici disponibili è troppo piccolo per rivelare effetti rari come l'ipersensibilità individuale.

I prodotti contenenti spirulina possono essere contaminati da cianotossine (microcistine in particolare), batteri o oligoelementi (piombo, mercurio, arsenico).

Dato il rischio di contaminazione della spirulina per cianotossine, batteri o metalli in tracce, l'Agenzia raccomanda i consumatori di integratori alimentari contenenti spirulina per di prestare particolare attenzione alla catena di produzione degli integratori stessi, assicurandosi che vengano rispettate le normative governative in termini di tracciabilità, identificazione del produttore e compliance.

Inoltre, le caratteristiche della spirulina e le reazioni avverse segnalate portano ANSES a scoraggiare il consumo di questi integratori alimentari per le persone con fenilchetonuria (una rara malattia genetica associata con l'accumulo di fenilalanina nel corpo) o che presentano un quadro allergico.

Infine, l'Agenzia sottolinea che la spirulina non è una fonte affidabile di vitamina B12 per chi dovesse necessitare di integrare nella dieta tale vitamina (es. vegani), in quanto questa è presente nella spirulina principalmente come un analogo inattivo.

Inoltre, il consumo di 5 g/die di spirulina (quantità massima raccomandata da alcuni integratori alimentari) fornisce da 7 a 8,5 mg di beta-carotene mentre il limite di assunzione giornaliera di beta-carotene da parte degli integratori alimentari è stato stimato a 7 mg/die oltre all'assunzione spontanea.

In considerazione del rischio di contaminazione da parte di cianotossine (microcistine in particolare), batteri o elementi di metalli in tracce, l'Agenzia sottolinea l'importanza di controllare la qualità delle acque di produzione dei cianobatteri della spirulina e di controllare i metodi di produzione delle industrie stesse.

L'ANSES ritiene utile condurre una perizia per stabilire una soglia di microcistina per gli integratori alimentari contenenti spirulina, tenendo conto di altre assunzioni dietetiche di microcistine e dell'assunzione giornaliera tollerabile (TDI) di 0,04 μg / kg. / j fissato dall'OMS per l'esposizione cronica.

Inoltre, per quanto riguarda questa TDI, ANSES ritiene necessario rivalutare il limite di microcistina impostato a 1 μg / g per gli integratori alimentari contenenti alghe Klamath.


Riassumendo, la spirulina è indubbiamente una ottima fonte di proteine, ricca anche di vitamine e sali minerali (in particolare calcio, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e ferro), utile nei casi di aumentato fabbisogno o in particolari situazioni nutrizionali.

Tuttavia non ci sono al momento studi affidabili che documentino un'azione utile nella riduzione del peso corporeo o proprietà in grado di favorire la digestione o combattere ansia e stress.

Per questo motivo, il consumo di spirulina andrebbe limitato solo dietro consiglio di un medico o di un operatore sanitario esperto nei casi di effettiva necessità nutrizionale.

Va invece evitato l'utilizzo nei soggetti allergici e in pazienti in trattamento con più farmaci per evitare l'insorgere di interferenze nei processi di metabolizzazione degli stessi.

Aggiungo, infine, alcune informazioni che ho tratto verificando la letteratura scientifica attualmente disponibile per quanto riguarda i dosaggi di spirulina consigliati.

La dose di spirulina utilizzata negli studi che ne esaminano gli effetti varia notevolmente.
In generale, 1-8 g al giorno di spirulina hanno dimostrato di avere un certo effetto.

Le dosi specifiche dipendono dalla condizione in cui viene utilizzato per:

- per il colesterolo, le dosi nell'intervallo da 1 a 8 g al giorno hanno evidenziato un discreto effetto;
- per le prestazioni muscolari, sono state utilizzate dosi di 2-7,5 g al giorno;
- per il controllo della glicemia, sono stati osservati effetti molto lievi con 2 g al giorno;
- la pressione del sangue può essere influenzata a dosi di 3,5-4,5 g al giorno;
- sono stati osservati effetti per il fegato grasso a dosi di 4,5 g al giorno

Dal momento che alcuni studi hanno suggerito una riduzione delle attività degli enzimi CYP2C6, CYP1A2 (aromatasi) e CYP2E1 e una sovraregolazione (aumento dell'attività) sia per CYP2B1 che per CYP3A1 è bene prestare particolare attenzione all'utilizzo di spirulina in concomitanza con l'assunzione di farmaci o altri integratori.

Ricorda... fai le scelte giuste quando si tratta di salute!
​Buona Vita!
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